Il termine francese trompe l'oeil si traduce con "inganno dell'occhio", esso è quindi una decorazione pittorica eseguita in modo tale da poter ingannare l'osservatore, anche per un solo momento, e fargli intendere di trovarsi di fronte alla realtà e non ad una pittura. I primi esempi di trompe l'oeil risalgono agli antichi Greci e Romani che, come per es. a Pompei, dipingevano finte architetture e giardini per dare l'illusione di ambienti aperti laddove c'erano pareti. Il periodo in cui questa tecnica si diffuse maggiormente fu il Rinascimento che la approfondì con l'uso della prospettiva e delle sue leggi rendendola ancora più fedele alla realtà. Artisti famosi furono chiamati a decorare palazzi e residenze aristocratiche ed entusiasmarono i contemporanei con i loro virtuosismi prospettici. Un grande impulso alla sua diffusione si ebbe anche in epoca barocca quando il trompe l'oeil divenne il cardine della decorazione delle case nobiliari e dell'alta borghesia svolgendosi con sontuosità su soffitti, androni e scalinate ; nel XVIII secolo si ebbe un ritorno al gusto per i paesaggi neoclassici con ruderi e colonnati. L'uso del trompe l'oeil è diventato sempre più comune fino ai nostri giorni con soggetti che riproducono anche solamente un pezzo di arredamento e oggetti di uso comune (come ad esempio una libreria) o finestre e porte aperte su paesaggi e giardini che danno luce ad una parete e un'impressione di maggiore ariosità ad una stanza.