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Lastra
a Signa |
(provincia
di Firenze) |
Superficie:
Kmq
43,06
Alt.
m.
32/286 Abitanti: 18.069 |
Confina
con :
Campi
Bisenzio ,
Carmignano
,
Montelupo
Fiorentino,
Montespertoli
, Signa,
Scandicci
. |
Frazioni
piu'
importanti
:
Calcinaia
, Ginestra
Fiorentina,
La Lisca ,
La Luna
Malmantile
, Marliano
, Ponte a
Signa ,
Porto di
Mezzo,
S.Ilario . |
Altre
Frazioni e
quartieri
:Le
Cascine,
Corea,
Barberino,
Inno, Le
Merci,
Tripetetolo,
i Macelli,
S.Martino,
Castagnolo,
Stagno,
Carcheri,
Cupoli, |
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Le Mura della Lastra |
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Il
castello della
lastra nelle carte
dei Capitani di
parte Guelfa |
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Il castello della
lastra com'è
adesso |
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Brevi cenni Storici |
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La
storia certa del
territorio della Lastra,
nasce con l'apertura
della via Pisana,
che un'iscrizione
militare rinvenuta nei
pressi di Montelupo
afferma aperta nel 13
d.c. Tale via
consolare, prendeva
inizio dalla "Platea
in capite pontis"
sulla sponda sinistra
dell'arno a Firenze, e
continuava costeggiando
il fiume, proseguiva
ricalcando l'attuale
s.s. 67 toccando
Settimo, dove era posto
il VII° cippo miliare, Ponte
a Signa, ove presso
la deviazione per S.Martino
a Gangalandi era
posto il IX° cippo
miliare, e Porto di
Mezzo, il cui toponimo
ricorda il porto
fluviale "Ad
Arnum",
procedeva quindi lungo
l'angusta "Chiusa
della Gonfolina"
alle pendici delle
colline
selvose,proseguiva poi
verso l'attuale centro
di Montelupo. Intorno
all'VIII° sec. era
sorto il piviere di Signa,
nel castello omonimo,
nella localita' dove la
Via Pisana attraversava
l'Arno; sorse quindi la
presenza necessaria di
un ponte sul fiume, dato
che la maggior parte
della popolazione
risiedeva sulle colline
di là d'Arno a Castagnòlo,
S.Ilario,
estendendosi ad ovest
fino a Brucianesi
e Lamole.
Un
ponte,
forse in legname,
esisteva a Signa fin
dal XII° sec., ed era
l'unico che attraversava
l'Arno tra Firenze
e Pisa. Nel 1278
era già rovinato tanto
che venne costruito il
fonte battesimale nella
chiesa di S.Martino a
Gangalandi, per
evitare
di adoperare quello
della Pieve di Signa,
di là d'Arno.
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La
rivoluzione stradale del
XIII° sec. interessò
anche il plebato di
Signa, che aveva
usufruito delle
bonifiche portate avanti
dai monaci della Badia
a Settimo; infatti
grazie a tali opere
sorsero molte comunita'
in pianura, tra cui Castagnolo
e Calcinaia. La
formazione di nuovi
centri spinse la
Repubblica Fiorentina a
costruire nuove
comunità da
contrapporre al nemico,
istituendo a tal fine
solide fortificazioni ed
invitando i propri
sudditi a stabilirsi
all'interno. Nell'ambito
di tale politica, a
seguito delle
distruzioni operate da Castruccio
Castracani a
Signa e nei borghi
abitati vicini, e
soprattutto conseguentemente
alle aggressioni dei
Pisani, quidati da John
Hawkwood, venne
eretta la fortificazione
di Lastra a Signa, agli
inizi del XV° sec.,
come uno dei capisaldi
del sistema di difesa
della Via Pisana nel
comune di Gangalandi.
"
Lastra ",
prima di essere munita
di opere di difesa,
apparteneva ad un
insieme di
"borghi" e
castelli che
costituivano la zona,
ancora oggi, denominata "Le
Signe". Tale
contrada, fin dai tempi
della Repubblica
Fiorentina, era
divisa dal punto di
vista amministrativo in
tre Comuni: Comunità di
Gangalandi
(Lastra) che
comprendeva, oltre agli
abitanti del piviere di Signa
situati sulla sinistra
dell'Arno, altre curie
più lontane; nella
Comunità di Signa
ed in quella di Lecore,
distinte tra loro sotto
la Podesteria di
Campi.
Il
nome originario del
caposaldo era quello di "Lastra
a Gangalandi",
poichè Gangalandi era
la denominazione della
contrada dove venne
eretto.Tale appellativo
deriva da quello della
nobile famiglia che in
queste località ebbe
possedimenti ed un
castello;Il Righini
afferma infatti che ,
nell'XI° XII°
sec. un tal cavaliere Gian
Gualandi in
seguito alle lotte fra
guelfi e ghibellini da
Pisa si stabilì sul colle
di S. Martino, dove
resse il castello
dimora dei Gualandi. Il
documento più antico
che riguarda tale
castello risale al 1108,
ed e' concernente alla
dichiarazione di
priorìa con capitolo
della chiesa di
S.Martino; tale
documento rivela che
tale Bernardo di
Adimaro ed altri
nobili fiorentini
patroni delle chiese di S.Michele
e di S.Martino a
Gangalandi,
assegnarono i nominati
luoghi più le
rispettive abitazioni e
terreni
all'amministrazione e
governo del preposto di S.Martino
a Gangalandi, cui
donarono fra le altre
sostanze delle case e
delle terre poste : "...
Juxta ripam castri
Gangalandi". |
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Nel 1529,
l'esercito imperiale di
Carlo V strinse
d'assedio la Repubblica
fiorentina. Lastra a
Signa si trovava in un
punto nevralgico per il
passaggio dei
rifornimenti provenienti
da Pisa - dove si erano
insediati i difensori
della città- e diretti a
Firenze. Il manipolo di
soldati inviato dal
governo fiorentino,
però, venne sopraffatto
dagli assedianti
spagnoli e
lanzichenecchi. In
quest'occasione le mura
mostrarono tutta la loro
inadeguatezza alla
guerra moderna e ai
colpi dell'artiglieria.
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Nel
Cinquecento l'Arno, il
cui corso irregolare e a
regime torrentizio aveva
causato notevoli
ostacoli allo sviluppo
delle attività
economiche fluviali, si
trovò al centro della
riorganizzazione del
territorio promossa dai
Medici. Ciò permise ai
borghi sorti sulle sue
rive di ingrandirsi e di
prosperare, grazie
soprattutto all'attività
di trasporto delle
merci. Molti abitanti
della zona facevano i "navicellai",
cioè i conduttori di
"navicelli", tipiche
imbarcazioni a fondo
piatto usate per il
trasporto di merci e
persone.
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RICAPITOLANDO
by Maurizio Fallani - LASTRA A SIGNA - Firenze |
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Pubblicazioni
che mi hanno aiutato in questa
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Ed. Pro
Lastra - E. Caruso |
NOI
LASTRIGIANI |
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Comune di
Lastra a Signa |
LASTRA A
SIGNA |
Collana
Senza Fretta |
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Giancarlo
De Carlo |
Lastra a
Signa Progetto Guida per il Centro Storico |
Edizioni
Electa |
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STUDI E
RICERCE SUL NUCLEO ANTICO DI LASTRA A SIGNA |
a
cura di Gennaro Tampone |
Comune
di Lastra a Signa Universita' di Firenze |
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